Esempio annuncio pubblicitario mirato su Facebook

Nuova era delle pubblicità

In queste settimane al corso di Rivoluzione Digitale abbiamo trattato le prime tecnologie di comunicazione elettriche e tra queste la radio è stata quella che più mi ha colpito.

Essa infatti fu la prima ad adottare quel modello di business adesso molto più evoluto che troviamo anche online. La pubblicità è quello che ha permesso di finanziare le stazioni radio e le loro trasmissioni. Chiunque volesse poteva  con il giusto ammontare di denaro acquistare uno spazio pubblicitario che veniva diffuso a tutti gli ascoltatori. È palese vedere l’analogia con i più grandi siti web moderni.

Questo modello di business in cui la comunicazione è “free over the air” si è sicuramente evoluto nel corso degli anni. Si è arrivati a perfezionare le pubblicità non solo a per buona parte dell’audience, bensì tale da adattarsi all’utente singolo. Si engono così a creare le pubblicità mirate (targeted ads). Però, per fare ciò, è necessario però monitorarlo.

Come funzionano i “targeted ads” ?

Quando svolgiamo un’acquisto online spesso non sappiamo che le nostre attività possono venir tracciate. In particolare tale compito è affidato alle società di reti pubblicitarie (es. DoubleClick.net).

Esempio annuncio pubblicitario mirato su Facebook
Esempio annuncio pubblicitario mirato su Facebook – Fonte: Flickr di buba69

Queste informazioni oltre ad essere memorizzate dal suddetto, vengono anche immagazzinate dal nostro browser attraverso l’uso di cookies, di cui parleremo un’altra volta.

Ciò che è fondamentale capire è l’efficienza di tale rete pubblicitaria. Infatti anche se cancelliamo i nostri cookies, le pubblicità “intelligenti” ricordano anche ciò che abbiamo acquistato in passato.

If that person later clicks on
another site in the same advertising network, ads for the product the user viewed at the first retail site could show up. The ad is targeted to the user in hopes of drawing him back to purchase the product.

Fonte: The Washington Post

Il mercato delle pubblicità mirate

Determinate aziende quali Facebook o Google sono certamente obbligate ad investire buona parte del loro budget in queste pubblicità.

Pur basandomi su dati comunque non recentissimi (2012-2013) sono già sorprendenti. Infatti si parla di un mercato di 37 miliardi di dollari e sempre in considerevole aumento.

Diffusa è l’idea che questo sia il modello di business del futuro. Infatti quasi la stragrande maggioranza delle aziende (90%) spende già una considerevole parte del budget (25%) in pubblicità mirata. Viene quindi riconosciuta l’importanza del raggiungere la giusta audience sempre più precisamente.

Form creazione pubblicità mirata ad audience specifica.
Form creazione pubblicità mirata ad audience specifica. – Fonte: Wikipedia

Considerazioni

Bisogna ora fare i conti con quello che lo strumento ci offre e con quello che ci chiede in cambio.

Servizi come Facebook difendono tale sistema pubblicitario, indicandolo come un ottimo compromesso tra l’utente e il provider di servizi quale il social network.

Effettivamente si ottiene un servizio molto completo come il suddetto a costo di donare un po’ di informazioni e cedere un po’ della nostra privacy. D’altro canto però, si risente un senso di intrusione da parte degli utenti.

Oltretutto bisogna ricordare come non siano sempre algoritmi perfetti. Infatti vi sono stati più casi di pubblicità di siti fraudolenti o contraffatti. Talvolta si è anche rischiato di far imbattere un utente sensibile quale un minorenne in contenuti vietati (pornografia, droghe, etc.).

Sorge spontaneo alla fine chiederselo: è forse questo l’unica modalità di business online?