Utente anonimo online

Essere nessuno, essere anonimi

Dopo avervi parlato dell’uso più conosciuto dei nostri dati online, forse vi sorge spontaneo chiedervi se c’è modo di non farsi riconoscere in rete o perlomeno rendere molto difficile capire chi siamo. Ebbene così entriamo nel campo dell’anonimato online.

Questo è un argomento molto discusso e da molti visto come un qualcosa di pericoloso o addirittura illegale, ma di questo ne parleremo più avanti.

Utente anonimo online
Utente anonimo online – Fonte Pixabay di B_A

Potremmo benissimo ricondurre l’anonimato alla semplice volontà di proteggere i nostri dati privati, come i dati bancari, ma qua sorgono differenze abissali. Infatti come nell’esempio prima citato si utilizzano connessioni crittografate che impediscono a chiunque intercetti il messaggio con i nostri dati sensibili di capire cosa c’è dentro.

Una connessione protetta non impedisce infatti di far capire al destinatario chi siamo. Anzi fa parte integrante del meccanismo della rete conoscere la nostra identità e come contattarci, altrimenti non ci sarebbe modo di inviarci ciò che noi chiediamo ad Internet.

Stessa cosa però vale anche per l’anonimato, infatti non è possibile cancellare la nostra identità quando comunichiamo con un sito online. Possiamo però “mascherare” la nostra identità. Ed esistono alcuni modi come le VPN e la rete TOR, di cui adesso accenno soltanto per trattarla meglio in un altro articolo.

VPN

Schema VPN
Schema VPN – Fonte: Wikipedia

Le VPN (“Virtual Private Network”) sono delle reti che si instaurano su una grande rete pubblica che è Internet. Il traffico infatti viene immediatamente criptato dal nostro PC per entrare in rete completamente irriconoscibile se non ai facenti parte della mia rete privata. Le utilità sono molteplici, a partire dall’accedere in un server che non permette l’accesso al di fuori di una rete specifica fino alla ricerca di anonimato e privacy.

Su quest’ultima c’è una forte controversia. Pare infatti che la fiducia posta dai consumatori nei servizi di VPN possa essere tradita. Infatti anche se desideriamo la privacy le nostre informazioni la maggior parte delle volte viene conservata arrivando a rischiare di essere addirittura vendute, soprattutto per quei servizi VPN gratuiti che necessitano di una fonte di sostentamento economico.

Legalità

Forse siamo arrivati ad un punto in cui siete un po’ titubanti, riluttanti e magari anche spaventati dal concetto di anonimato. Forse inconsciamente lo state collegando ad un qualcosa di illegale, ma non è sempre così.

Infatti entriamo nell’ambito non legale quando commettiamo un crimine riconosciuto dalla legge, approfittando della nostra identità anonima. Ma in altri casi l’anonimato viene visto come forma di tutela dell’individuo.

Il giudice della Corte Suprema arriva a dire che “distruggere l’illusione dell’anonimato in una realtà in cui il concetto di privacy è un mito, può far pensare ad una sorta di Grande Fratello. Tale ingerenza nella privacy deve essere ridotta al minimo. E i confini a tutela dell’anonimato devono essere preservati come parte della Cultura di Internet“. “Si potrebbe dire – ha commentato il giudice – che l’anonimato rende Internet ciò che è”.

(Fonte ADUC)

Come abbiamo già detto all’inizio dell’articolo, l’anonimato viene proprio incontro per ridurre il

[..] rischio che l’identità venga frammentata, all’insaputa dell’interessato, in una molteplicità di banche dati offrendo così una raffigurazione parziale e potenzialmente pregiudizievole della persona.

(Fonte ADUC)

Non temiate quindi l’identità anonima, essa è e rimane un strumento più che utile da utilizzare come internauti ogni giorno.